Perché la musica li mette in una condizione di solitudine in cui possono dar voce alla loro creatività, ai propri pensieri, alle loro sofferenze.
La musica è quello spazio solitario dove il ragazzo si rilassa, si sente a suo agio e può esprimersi liberamente.
Si riconosce nelle note e nelle parole dei poeti della musica.
La musica diventa quel mondo disposto ad accoglierlo senza il timore del giudizio degli adulti che non comprendono e non condividono i loro pensieri, anzi provano ad indirizzarli verso un mondo che ora non gli appartiene.
E allora questi ragazzi che ci sembrano zombi asociali che vagano nel vuoto, in realtà stanno comunicando in solitudine le loro emozioni e noi adulti dobbiamo provare silenziosamente a metterci in sintonia con il ritmo del loro cuore.
Dott.ssa Anna Martone
Scrivi commento