· 

S.O.S. CAREGIVER: Alcuni suggerimenti per la gestione dei disturbi comportamentali nelle demenze.

La comparsa di disturbi del comportamento, in corso di degenerazione dementigena, rende molto più difficoltosa la gestione del malato ed aumenta il peso del carico assistenziale per il caregiver.
E’ tuttavia importante considerare che il comportamento dell’anziano è a suo giudizio l’unico che gli consenta di rispondere alle esigenze dettate dall’interazione con il mondo circostante.
Di seguito, alcuni semplici accorgimenti per facilitare l’approccio con il familiare assistito:
• Assicurarsi dell’integrità di vista ed udito e, al bisogno, ricorrere ad occhiali e apparecchi acustici: favorirà la comunicazione.
• Utilizzare il contatto fisico per trasmettere sensazioni positive di protezione ed affetto.
• Imparare ad interpretare il linguaggio corporeo dell’ ammalato: riconoscere il non verbale aiuterà a comprenderlo con meno stress.
• Mantenere la calma ed evitare conflitti: nei momenti di irritabilità e aggressività, non tentare di convincere il paziente o di intraprendere una discussione; quel comportamento non dipende dalla sua volontà ma è un sintomo. Di fronte a deliri o allucinazioni è utile assecondare il bisogno del malato e rassicurarlo, sorvolando sulla questione. 
Consultare lo specialista neurologo per l’intervento farmacologico ad hoc.
• Non sottolineare mancanze ed errori: se il malato continua a porre la stessa domanda è inutile sottolineare che è già stata fatta ed ha già ottenuto risposta. Piuttosto, mantenere la calma aiuterà a trovare attività alternative per distrarlo.
• Cercare di trovare una routine da rispettare: riduce il disorientamento e la paura.
• Non sostituirlo subito in tutto perché è più sbrigativo: per quanto possibile, stimolarlo a mantenere la propria autonomia. Aumenterà anche la fiducia in se stesso.
• Attività senza sconfitta: scegliere di occupare l’assistito in attività che esaltino le sue capacità residue; ridurrà la frustrazione ed intensificherà il senso di autoefficacia percepita.
• Facilitare l’orientamento spazio-temporale, valorizzando le sue abitudini, i suoi oggetti e rendendo idoneo l’ambiente in cui vive.

 

Dr.ssa Barbara Conversione

Scrivi commento

Commenti: 0