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Considerazioni psicologiche sul divorzio breve - dr. CARLO DE LA VILLE SUR ILLON - Alchimie Giuridica

La separazione e soprattutto il divorzio in una coppia è un evento psicologicamente molto sofferto. Si tratta, in genere, di una condizione paragonabile al lutto in quanto tutte le aspettative, le fantasie, le attese poste sul partner e sulla vita di coppia si sgretolano senza possibilità di ritorno. Fino a qualche tempo fa tra separazione e divorzio intercorrevano tre anni che, da un punto di vista psichico rappresentano il periodo forse più idoneo di elaborazione e superamento della perdita.

Con la legge n° 55 del 6 maggio 2015. si è modificato l’articolo 3 della legge sul divorzio (legge 898 del 1970) che consente, sia in caso di separazione consensuale che giudiziale, di sciogliere gli effetti civili del matrimonio in tempi molto più brevi.
Senza entrare nel merito della questione giurisprudenziale, questa possibilità “accelerata” di sciogliere una matrimonio sembra rispecchiare lo spirito del nostro tempo dettato dalla velocità e dalla relatività e, in molti casi, dalla superficialità.
Senza la possibilità di avere un tempo sufficiente per approfondire le cause che hanno portato al fallimento di una unione di coppia e, quindi di apprendere dall’esperienza, nella clinica psicoterapeutica riscontriamo con alta frequenza che i partner iniziano nuove relazioni mantenendo le caratteristiche mentali e comportamentali di quella precedente, che inevitabilmente porteranno ad una nuova unione fallimentare.
Il tempo è un elemento importante in tutte le relazioni ed in particolare nelle relazioni di coppia. Prendersi tempo non è una “perdita di tempo” ma rappresenta la possibilità di riflettere per imparare a non fare gli stessi errori. Se ne faranno altri ma, almeno, saranno diversi.

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