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Ai posti di combattimento. Pronti? Via! - dr.ssa LAURA ARENA - Alchimie Giovani

Il ritorno tra i banchi è il tema più discusso dell'ultimo periodo.
Ne parlano gli esperti, i politici, i genitori, gli insegnanti... ma cosa ne pensano i ragazzi?

Sospesi da tempo indefinito in un tempo indefinito, fantasticano come sarà riprendere la vecchia routine, fare i conti con la sveglia, gli orari, le regole, le interrogazioni, gli scontri con i docenti, le discussioni con i genitori, il confronto diretto con i compagni senza la necessità di mediazioni tecnologiche.
Tradotto in una sola parola: ansia!

Talvolta riescono a manifestare le loro preoccupazioni, sebbene il rischio sia che vengano scambiate per pigrizia.
Talvolta, invece, risulta loro difficile verbalizzarle per cui arrivano a manifestare sintomi psicosomatici quali nervosismo, stanchezza eccessiva, irritabilità, disturbi del sonno, nausea e alterazioni dell'appetito.

Avvertono la confusione degli adulti e la assorbono completamente manifestandone altrettanta nell'empasse che vivono tra il desiderio di riprendere la regolarità dei tempi trascorsi in aula con i compagni e la paura di non essere in grado di sostenere lo studio e i ritmi; tra il bisogno di ristabilire delle regole e la leggerezza della possibilità di uscire, aggregarsi, tornare tardi che vivono attualmente senza il peso delle responsabilità.

La domanda che si pongono più frequentemente è: Ce la farò?
La risposta che trovano nella loro fragilità è: No!

Come possiamo aiutarli?
Facilitare la ripresa delle abitudini con gradualità ripristinando i tempi e le regole evitando corse, urla, discussioni su compiti e scuola fin dai primi giorni. Tener conto del loro desiderio di libertà per recuperare energia attraverso "tempi vuoti" e svago. Ascoltare le difficoltà del rapporto con i compagni senza sminuire la sensazione di disagio.

Puntiamo anche questa volta sulla valorizzazione del loro senso di responsabilità. Durante il lockdown hanno dato prova della capacità di affrontare crisi e disagi.
Di risorse ne hanno da vendere. Incoraggiamoli!

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