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VINCERE LE TENTAZIONI… QUESTIONE DI GIUSTIZIA - dr. CARLO DE LA VILLE SUR ILLON - Alchimie Giuridica

La tentazione di liquidare sommariamente il comportamento dei due individui che, in compagnia di altri due “compari”, hanno massacrato il povero Willy è, in ognuno di noi, molto forte. Se la brutale aggressione fosse avvenuta al tempo del far west i quattro individui non sarebbero scampati alla forca.  
Ma le ragioni culturali che sanciscono il principio della ‘sovranità’ della legge con la sua insuscettibilità di essere sottoposta a controlli da parte di organi esterni, compresa l’emotività delle masse e dei media, ci impone di “non cadere in “giustizialismi” sommari. Nel caso in questione si tratta di uno sforzo molto duro da praticare in quanto la brutalità e banalità del male è sempre difficile da comprendere, ma è l’unico modo per garantite a tutti che la giustizia (quella con G maiuscola) è, e deve essere sempre, esercitata in nome della legge e non dello stomaco.
Al povero Willy tutto il nostro cordoglio (cordŏlium – dolore profondo, per lo più collettivo). Emozione sempre più rara da trovare e da trasmettere alle nuove generazioni. Infatti, se l’esperienza del dolore collettivo fosse vissuta per un lasso di tempo sufficiente per la sua metabolizzazione, anche attraverso i mass media, senza essere interrotta e distratta da pubblicità e talk show, avremo un paese più sano e consapevole e, forse anche i fratelli palestrati di Colleferro meno idioti.

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