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NON PENSARCI, CERCA DI DIMENTICARE - dr.ssa PATRIZIA SAVASTANO

Siamo sicuri che sia una buona idea?
Alle volte capita di mettere i ricordi spiacevoli in un angolo della nostra mente e cercare di non passare più per quel corridoio, lo facciamo intenzionalmente, alle volte seguendo i consigli di chi ci vuol bene, altre volte lo facciamo senza neanche accorgercene. Funziona? È una buona idea? Ci aiuta a sentirci meglio?
Sembra di no. Le emozioni contenute nel ricordo, le sensazioni soppresse, il dolore non abbracciato, cercano sempre di uscire.
È come se i ricordi spiacevoli sapessero che se vengono allo scoperto l'aria li alleggerirà, la comprensione di un altro essere umano li ammorbidirà, la luce compenserà le tante ombre. La nostra soluzione di cercare di dimenticare va così contro la natura stessa delle nostre emozioni e la sua risoluzione. Per dimenticare o evitare di pensare dobbiamo fare una forza costante, premere sempre più in basso affinché il disagio non emerga. Qui si consuma e si spreca molta della nostra energia. Abbiamo alternative?
Fortunatamente Sí: la Terapia EMDR è una di queste.
Cosa Significa EMDR? Dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, DESENSIBILIZZAZIONE E RIELABORAZIONE ATTRAVERSO I MOVIMENTI OCULARI. Ma desensibilizzazione e rielaborazione di cosa? Dei ricordi spiacevoli e disturbanti. Quello che percepiamo è solo disagio fisico ed emotivo. Ma dietro tale disagio c’è un ricordo spiacevole, magari sepolto nelle nostre reti neuronali e inaccessibile. Attraverso l’EMDR la connessione tra disagio e ricordo viene ristabilita e il ricordo riposizionato elaborazione dopo elaborazione all’interno di una catena associativa elaborata e funzionale in grado di affrontare il presente e il futuro.
Complesso? Intuitivamente comprensibile? Se vi interessa saperne di più continuerò a parlarvene nei prossimi Post. Per me è stata una gran scoperta!

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