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Le ansie dei bambini: tutta colpa della pandemia? - Alchimie Età Evolutiva

La nostra esperienza di terapeuti ci ha messo di fronte ad una aumentata richiesta di aiuto da parte di genitori in difficoltà per le più disparate manifestazioni d’ansia dei propri bambini: ansia da separazione, sintomatologia ossessivo-compulsiva, ansia da prestazione in Didattica A Distanza, ansia da contaminazione, ansia generalizzata.
E’ possibile che la pandemia sia, da sola, responsabile di un fenomeno così dilagante nei bambini?
Probabilmente alcuni atteggiamenti ansiosi preesistevano in questi bambini, ma erano ben compensati da una serie di strumenti disponibili in situazioni di “normalità”, negati invece in pandemia.
L’impossibilità per un bambino di poter alternare i diversi contesti di vita come la scuola, la palestra, la casa degli amichetti o dei nonni, o di poter godere del supporto degli amici, della possibilità di affrontare un litigio o di sperimentare un’interrogazione vis à vis, non è solo e semplicemente una esperienza non vissuta, ma la privazione dell’opportunità di poter attingere agli strumenti necessari ad un bambino per misurare la propria capacità di affrontare una situazione, di gestire la “normale ansia” ad essa connessa e di superarla. Tali esperienze negate impediscono inoltre la possibilità di dirimere l’attenzione su situazioni più giocose così da alleggerire quello stato di attivazione dato da una situazione ansiogena.
Se a ciò aggiungiamo le ansie e le preoccupazioni che questi bambini leggono sui volti dei loro genitori, può succedere che diventa difficile poter contare sul loro potere rassicurante. Le mamme ed i papà, normalmente sono in grado di rassicurare e tranquillizzare, ma in questa fase spesso sono essi stessi in difficoltà e bisognosi di rassicurazioni.

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