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Quando un bimbo disegna - dr.ssa TERESA SERRAPICA - ETÀ EVOLUTIVA

Vi è mai capitato di osservare un bambino che disegna? Certo, come terapeuta, io lo faccio per mestiere, sto lì di fronte a testoline chinate sul foglio, osservo, raccolgo dati….e mi incanto. Ogni volta.
Accadono un sacco di “buone” cose mentre un bambino usa matita o pennarelli, lo sanno genitori, educatori e specialisti, “buone” per lo sviluppo cognitivo,per la motricità, per l’attenzione, per creatività e fantasia. Ma davanti ad un bambino che disegna succede sempre qualcosa di speciale, indipendentemente dalle sue doti artistiche. Succede di cogliere una concentrazione, una intenzione , uno sforzo energetico simile a quando i “grandi” scrivono le pagine del diario personale. Succede che si colga che dietro una linea, un tratto, un colore si snodi un racconto, una narrazione che scivola fra forme, tratti armonici o scomposti, matite, pastelli e gomme per cancellare. E come avviene per le pagine dei diari segreti, i disegni aiutano a trasferire piccoli e grandi pezzi di emozioni e ci consegnano ciò che è complesso da spiegare.
Un’azione importante per la loro evoluzione.
Un dono limpido per occhi sensibili.
Facciamo spazio nella scatola dei giochi, accanto a tablet e cartoni, a fogli, matite e colori ed ascoltiamo il loro racconto colorato.

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